Un’improvvisa malattia, l’ageusia, che inibisce il senso del gusto, sconvolge la sua vita e lo fa cadere in depressione. In questo momento di crisi, Enrico trova rifugio nell’affetto della madre Cinzia, che vive in una piccola cascina isolata nella campagna lombarda, coltivando il proprio orto e preparando ottimi piatti con i prodotti della zona in cui è nata e vissuta.
Nel tentativo di sostenere Enrico, si sforza di fargli riscoprire il piacere del cibo con l’utilizzo degli altri sensi e di descrizioni poetiche che traggono origine dalle esperienze quotidiane di chi lavora la terra e ne ricava i frutti. Cinzia avvicina così Enrico ad una nuova dimensione del nutrimento.